
Si dice che il cane morde sempre il barbone…
Da ieri, questa bella e brutta, povera e ricca, spavalda e paurosa Italia se la deve vedere con un’ennesimo cataclisma…
La situazione in Abruzzo la conosciamo tutti. Alcuni di noi magari hanno già vissuto la realtà del terremoto. Quelli che non ne hanno esperienza diretta possono solo immaginare cosa significhi mancare di tutto, a partire dalla propria intimità, allo spazio vitale (la casa) .
Per le popolazioni abruzzesi colpite dal terribile terremoto, Conad Sicilia, insieme a tutte le cooperative del sistema Conad, sta definendo un importante piano di aiuti a livello nazionale, in attesa del quale ha deciso di offrire un primo sostegno collaborando con l’associazione di protezione civile “Gruppo Alfa” di Chiaramonte Gulfi e le associazioni !Ci Ridiamo Sù! (associazione socio-sanitaria-culturale di Clownterapia, in attesa del proprio turno per recarsi a sostegno delle comunità terremotate ) e CABLIT (Associazione italiana degli operatori di pace Nazioni Unite) per l’invio di 2 camion di derrate alimentari, acqua minerale (messa a disposizione da Acqua Santa Maria) e soprattutto prodotti per l’igiene personale, insufficienti in questo momento nei centri di raccolta organizzati.
In loco si avrà il supporto della Delegazione dell’Abruzzo-Molise del Sovrano Militare Ordine di Malta che prenderà in consegna il materiale inviato e provvederà alla sua distribuzione tra
Il Gruppo ALFA e l’Ass. CABLIT, da poco reduci di una missione umanitaria in Kosovo, sono di nuovo in prima linea per portare soccorso ai nostri connazionali ed insieme all’associazione !CI RIDIAMO SU! mettono a disposizione il proprio impegno e le proprie risorse umane e materiali per strutturare un progetto di aiuto.
L’associazione ! Ci Ridiamo Sù ! di Ragusa farà parte di un progetto nazionale coordinato dalla FNC - Federazione Nazionale Clown Dottori - di concerto con il Ministero delle pari opportunità.
(La coordinatrice della FNC Dott.ssa Lucia Angrisani, psicologa e clown, sarà a Ragusa dal 17 al 19 per un incontro formativo - informativo con l'associazione di Ragusa).
I tempi di questo impegno saranno variabili, una cosa dignitosa potrebbe avere almeno l’arco di tre mesi, con le equipes miste (diverse associazioni da tutta Italia), preparate in una formazione ad hoc, inviate a staffetta sul territorio tenendo conto delle rispettive esperienze e capacità per arrivare a toccare (possibilmente) tutti i destinatari. Si tratta di un progetto che abbraccia almeno tre fasce deboli della società (bambini, anziani e diversabili) per aiutare quelle comunità a riconoscersi nel meglio che hanno da scambiarsi. E scambiare con gli operatori. Con l’ottica di considerare i clown dottori come ri-creatori della comunità complessiva. Non si tratta di andare a fare trallallà, ma a cacciare la paura, mediante un approccio morbido, proprio di chi ha strutturato la propria professionalità appositamente per operare in luoghi di disagio attraverso le arti della clownerie e laboratoriali.
Quelli che andranno nella valigia per prima cosa metteranno umiltà, per seconda il coraggio, per terza il naso rosso e stiano certi che porteranno a casa molto di più di quello che hanno portato lì.
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