Porte aperte al carcere di Ragusa per una speciale partita genitori-figli
La Casa Circondariale di Ragusa il 12 luglio vive una giornata speciale di inclusione attraverso l’iniziativa “Partita con mamma e papà“. Un evento, organizzato dall’associazione “Bambini senza sbarre” e sostenuto da “Ci Ridiamo Sù” e “MEDU Ragusa”, insieme all’Ufficio diocesiano per la pastorale carceraria.
Si tratta della seconda volta che l’Istituto penitenziario ragusano partecipa a questo toccante evento, che fa parte della campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna” promossa da COPE (Children Of Prisoners Europe). In Italia, l’iniziativa è conosciuta come “Carceri aperte” ed è realizzata in collaborazione con il Ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con l’obiettivo principale di sensibilizzare sulla condizione dei figli di genitori detenuti e promuovere progetti di inclusione sociale e pari opportunità per tutti i bambini.
Il coinvolgimento della Casa Circondariale di Ragusa in questa iniziativa è reso possibile grazie all’associazione ragusana di comicoterapia “Ci Ridiamo Sù”, che si mette nuovamente a disposizione dell’istituto penitenziario e dell’area educativa per sostenere l’organizzazione di questo incontro tra i bambini e i loro papà detenuti.
L’edizione dello scorso anno di “Partita con mamma e papà” ha lasciato un segno profondo nei cuori di coloro che hanno partecipato. I sorrisi e la gioia dei bambini, uniti agli abbracci commossi con i loro genitori, hanno creato un’atmosfera di pura emozione che ha coinvolto tutti i presenti. Queste esperienze positive hanno rafforzato la consapevolezza dell’importanza di tali iniziative, che mirano a creare un ambiente inclusivo e accogliente dove i bambini possono vivere un momento di normalità con i loro genitori nonostante la situazione carceraria.
“L’obiettivo della giornata è di proporre una pedagogia basata sul gioco e il piacere con finalità politiche di trasformazione e rivoluzione – spiegano i promotori della giornata – Anche nei contesti più difficili e dolorosi, attraverso l’attività ludica si facilita l’incontro e il potenziamento reciproco e si accendono semi di trasformazione. Giocando si possono affrontare in maniera semplice problematiche complesse, e la ‘Partita con mamma e papà’ ne è un esempio”. Attraverso la partita di calcio, le barriere emotive e fisiche vengono abbattute, si rafforza il legame tra i piccoli ed i genitori detenuti, si limita il senso di isolamento e si permette al nucleo familiare di vivere una “normale” giornata che rimarrà a lungo nei loro ricordi. L’organizzazione della “Partita con mamma e papà” nella Casa Circondariale di Ragusa vede la collaborazione tra “Bambini senza sbarre”, l’associazione che difende i diritti dei bambini e che organizza l’evento dal 2015, “Ci Ridiamo Su”, l’associazione di comicoterapia attiva dal 2007, forti del coinvolgimento dell’Ufficio diocesiano per la pastorale carceraria e di “MEDU” sezione di Ragusa. La realizzazione dell’evento avviene grazie al pieno appoggio della direzione, dei funzionari giuridico pedagogici e degli agenti della polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa.
https://www.ragusaoggi.it/sono-circa-100-mila-i-figli-di-detenuti-in-italia-al-carcere-di-ragusa-la-speciale-partita-con-mamma-e-papa/
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