
Una riflessione sull'infanzia e suoi diritti, con uno sguardo alla totalità della vita.
Così come dichiarato negli articoli 8, 9, 13 e 14 della “Carta Internazionale dei Diritti del Fanciullo”, ogni bambino ha diritto a preservare le sue relazioni familiari e la sua identità, ha diritto alla libertà d’espressione e di pensiero, nonché allo sviluppo della sua coscienza.
Cosà può fare la comunità educativa per garantire tali diritti?
Quale sostegno può dare alla famiglia, centro degli affetti più profondi e significativi, perché possa svolgere al suo meglio un compito così importante?
Se si vuole comprendere l’infanzia per tutelarne i diritti, sostenerne lo sviluppo e difenderne la vulnerabilità, è necessario gettare uno sguardo sulla totalità dell’esistenza e tracciare una linea di senso che dal bambino giunge al vecchio e, a ritroso, dona una nuova luce al bambino stesso e al valore del suo crescere. Perciò è bene come genitori, insegnanti, educatori, allargare il nostro sguardo su questa totalità per riflettere e rinnovare il senso dell’azione educativa, affinché i diritti del bambino siano i diritti della persona sin dai suoi inizi.
Ogni essere umano è persona dal grembo materno alla vecchiaia.
Il vecchio guarda al bambino dalla saggezza.
Il bambino guarda al vecchio dalla speranza.
FormaMente, l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Ragusa,
Il Centro Studi Periagogè e Wartoy
Vi invitano a partecipare alla conferenza/dibattito dal titolo
"LASCIAMOLI IN PACE"
organizzata in occasione del
20° ANNIVERSARIO DELLA CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL'INFANZIA
Venerdi 20 novembre alle ore 16.30 presso la sala Avis di Ragusa
con il patrocinio di
Unicef, Amnesty International, Unesco, Centro Servizi Culturali
L'iniziativa nasce con l'intenzione di aprire una riflessione educativa e culturale sui diritti dei bambini e dei ragazzi, attorno a temi più "invisibili" rispetto a quelli solitamente trattati.
Infatti, laddove il disagio economico e sociale è minore o inesistente, persistono tuttavia nei ragazzi bisogni affettivi, relazionali e comunicativi profondi, che devono essere soddisfatti adeguatamente, pena la nascita di disagi anche gravi.
Perciò è necessario fermarsi a riflettere sull'importanza di tali diritti, sia per una tutela integrale della persona, che non si esaurisce garantendo unicamente la soddisfazione dei bisogni primari e la difesa da minacce esterne, sia per la costruzione di una società civile e di una comunità educativa (genitori educatori, insegnanti) in grado di dare una risposta sensata e responsabile a tali bisogni.
L'incontro verrà condotto dal dottor Antonio Ricci, psicopedagogista.
L'ingresso è libero.
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