
Sono più di 26 i comuni interessati in modo “serio” dal terremoto, e i danni riscontrati fanno temere che il numero delle vittime siano di più del riscontro momentaneo.
In molti paesi sono state distrutte moltisime abitazioni del centro storico come Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, San Pio, Villa Sant’Angelo, Fossa, Ocre, San Demetrio né Vestini e i centri dell’Altopiano delle Rocche mentre presentano danni, purtroppo, costruzioni più recenti e anche in cemento armato che avrebbero dovuto resistere alle scoss sismiche della prima notte alle 3:32.
La situazione che più spaventa è il dramma che ha subito il capoluogo e in alcune delle sue frazioni come Onna, quasi rasa completamente al suolo, e Paganica dove sono già state registrate numerose vittime ma anche nel centro storico dell’Aquila vi sono numerosi crolli, moltissimi edifici lesionati e alcuni palazzi non antichi crollati completamente.
Le associazioni di volontariato o i singoli volontari interessati a mettersi a disposizione per l’emergenza terremoto che ha colpito l’Abruzzo nei limiti delle loro possibilità possono contattare il Centro operativo della Protezione Civile presso la Prefettura di Pescara, telefonando a questo numero : 085 / 2057631.
Chiunque voglia donare del cibo per le popolazioni colpite, può portare i generi di prima necessità presso il Banco Alimentare dell’Abruzzo, in via Celestino V: il Banco Alimentare, si sta già mobiitando ad inviare i prodotti alimentari nelle zone colpite dal terremoto e bisognose.
Chiunque fosse invece interessato a donare sangue, può farlo recandosi o presso il Centro Trasfusionale dell’ospedale Santo Spirito di Pescara, via Fonte Romana n. 8 (ingresso pronto soccorso) oppure presso il centro raccolta sangue Avis Pescara, corso Vittorio Emanuele II n.10.
Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si posso utilizzare i seguenti sistemi:
Conto Corrente BancarioC/C BANCARIO n° 218020 presso: Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma BissolatiTesoreria - Via San Nicola da Tolentino 67 – Romaintestato a Croce Rossa Italiana Via Toscana, 12 - 00187 Roma.Coordinate bancarie (codice IBAN) relative sono:IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020 Causale PRO TERREMOTO ABRUZZO -
Conto Corrente Postale n. 300004intestato a: “Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Romac/c postale n° 300004Codice IBAN: IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004Causale: Causale PRO TERREMOTO ABRUZZO -
Donazioni on line:È anche possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della CRI al seguente collegamento:
"Nelle prossime ore sara' consegnata alla popolazione colpita anche l'intera dotazione di accessori per l'infanzia, pannolini, biberon, seggiolini, girelli, confezioni di giochi ed altro, proveniente dall'asilo del ministero e una tonnellata di latte in polvere".
Per Save the Children, «c’è bisogno di fornire ai bambini sfollati e alle loro famiglie tutti i generi di prima necessità e i servizi di base, ma ugualmente fondamentale è il supporto psicologico che genitori ed insegnati sono chiamati a fornire loro». Per supportarli, Save the Children ha sviluppato il seguente decalogo, pubblicato sul sito internet dell’Organizzazione
( http://www.savethechildren.it/ ), usato in varie emergenze in tutto il mondo:
1) - NIENTE TV - Continuare a veder immagini del disastro non aiuta i bambini a superare il trauma, perchè potrebbero non capire che si tratta di immagini registrate e pensare che l’evento catastrofico sia ancora incorso.
2) - ASCOLTARE ATTENTAMENTE I BAMBINI - Prima di fornire loro informazioni, cercare di capire qual è lapercezione dell’evento e quali i loro interrogativi in merito. Iniziare a dialogare con loro per fornire delle spiegazioni chiare di quanto accaduto, che siano comprensibili in base all’età, lasciando che esprimano le proprie preoccupazioni e tranquillizzarli.
3) - SUPPORTO PSICOLOGICO - Rasserenarli spiegando loro quello che si sta facendo per proteggerli, nonchè informarli che durante un’emergenza la cosa che si considera prioritaria è aiutarli, affinchè si sentano al sicuro.
4) - ACCETTARE L’AIUTO DI ESPERTI - In caso di vittime in famiglia è importante considerare di rivolgersi a personale specializzato per aiutare sia i bambini che gli altri membri della famiglia a superare il trauma della perdita. Inoltre, anche se non hanno sperimentato direttamente questo shock, bisogna considerare che i bambini possono essere stati turbati da scene che hanno visto o storie che hanno ascoltato. I genitori devono prestare particolare attenzione ad ogni cambiamento significativo nelle abitudini relative a sonno, nutrizione, concentrazione, bruschi cambiamenti d’umore, o frequenti disturbi fisici senza che ci sia un’apparente malattia in corso, e in caso questi episodi non scompaiano in un breve lasso di tempo, si consiglia di rivolgersi a personale specializzato.
5) - ASPETTARSI DI TUTTO - Non tutti i bambini reagiscono allo stesso modo ad eventi traumatici e con lo sviluppo, le capacità intellettuali, fisiche ed emozionali dei bambini cambiano. Se i più piccoli dipendono dai propri genitori per avere la chiave d’interpretazione di quanto accaduto, quelli più grandi e gli adolescenti attingono informazioni da varie forze. Tener presente che soprattutto gli adolescenti possono essere maggiormente colpiti da queste storie proprio perchè in grado di capire meglio. Benchè i ragazzi più grandi sembrano avere più strumenti a loro disposizione per gestire l’emergenza, hanno comunque bisogno di affetto, comprensione e supporto per elaborare l’accaduto.
6) - DEDICARE TEMPO E ATTENZIONE - I bambini hanno bisogno di sentire che gli adulti di riferimento sono loroparticolarmente vicini e di percepire che sono salvi e al sicuro. È fondamentale parlare, giocare con loro e soprattutto ascoltarli, trovare il tempo per svolgere apposite attività con i bambini di tutte le età, leggere loro storie o cantare l’abituale ninnananna per farli addormentare.
7) - ESSERE UN MODELLO - I bambini imparano dai grandi come gestire le emergenze. Occorre essere attenti ad esprimere le proprie emozioni di fronte ai bambini a seconda della loro età.
8) - IMPARARE DALL’EMERGENZA - Anche un evento catastrofico può essere un’opportunità di far capire ai bambini che tutti viviamo in un mondo dove possono accadere queste cose e che in questi momenti è essenziale aiutarsi l’un l’altro.
9) - AIUTARLI A TORNARE ALLE LORO NORMALI ATTIVITÀ - Quasi sempre i bambini traggono beneficiodalla ripresa delle loro attività abituali, dal perseguire i propri obiettivi, dalla socialità. Quanto prima i bambini ritorneranno al loro ambiente abituale e meno si continuerà a parlare del sisma, più riusciranno a superare velocemente il trauma.
10) - INCORAGGIARLI A DARE UNA MANO - Aiutare gli altri può contribuire a dare ai bambini un senso disicurezza e controllo sugli eventi. Soprattutto gli adolescenti possono sentirsi artefici di un cambiamento positivo. È pertanto importante incoraggiare i bambini e i ragazzi a dare il loro aiuto alle organizzazioni che assistono i loro coetanei.
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