
C’era una volta Durbau !!!
Durbau era un grande viaggiatore intergalattico...anche se in verità ultimamente di viaggi tra le galassie ne aveva fatti pochini.
Però egli...aveva tutti gli attestati e brevetti siderali per poter esplorare il cosmo. Il suo ultimo stancante viaggio lo aveva portato a Semen. Un posto davvero speciale, Semen era uno di quei mondi sereni, trasparenti con soli sorrisi. Si...sorrisi...2 grandi sorrisi infatti erano le 2 lune di quel pianeta e i suoi abitanti conducevano la vita osservando le stelle. E ce ne erano a migliaia là fuori.!!!!!
Erano impegnati tutto il giorno nel tentativo di individuarle tutte per catturarle in un’unica mappa stellare in modo da averne una visione chiara.
Durbau era l’unico ad essere poco interessato a questo progetto. A lui piaceva solo fare delle lunghe passeggiate, scambiare quattro chiacchiere con gli abitanti del luogo distogliendoli divertito per qualche istante dal loro intento e stare lì a godere di quella immensa bellezza sfavillante.
Passò il tempo e in Durbau inizio a venir voglia di andare e non più solamente col pensiero...aveva voglia di cimentarsi in qualcosa di audace e risentire in lui la foga e l’ardire del viaggiatore.
Incominciò così la costruzione del suo bolide, un vero gioiello di alta ingegneria aereospaziale...”una ciambella a forma di Anatra”.
Perché diciamoci la verità...chi meglio di una simpatica Anatra poteva sfidare con perizia l’ignoto???? E poi una ciambella... in momenti di difficoltà serve sempre!!!!!!
Fu così che dopo aver terminato la costruzione della sua navicella spaziale si senti pronto per intraprendere il suo viaggio. Non prima però di aver salutato i suoi amici semeniani che lo avevano ospitato e accolto con grande riguardo.
Alla cerimonia di addio e di grande raccomandò loro che se fosse tornato avrebbe voluto vedere terminata la loro mappa. In realtà non è che gliene fregasse poi tanto, ma sapeva che a loro faceva piacere sentirselo dire.
Così un bel giorno partì. Il corpo celeste che lo affascinava da un po’, durante le sue lunghe meditazioni, era un pianeta dal color blu intenso, luminosissimo quasi cobalto e dalla forma indefinita.
Nelle sue osservazioni da Semen lo aveva visto sempre diverso ed era questo che lo affascinava. Una volta gli era persino sembrato di vederci un’enorme Papera, poi invece vi scorse una farfalla. Di sicuro dentro il suo nucleo c’era il mare o forse un ghiacciaio, no...della panna montata…sofficissima.
Eccolo !! Ormai è alla portata...Avvicinandosi, in realtà la forma è quella di enormi fili d’erba...un camino o un elefante.
Bè la cosa è certa...sarà una scoperta...
Calzino
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